XPLORER-TN/TS è il più piccolo analizzatore di AZOTO totale e ZOLFO totale disponibile sul mercato. Questo analizzatore elementare a combustione offre analisi rapide, accurate e precise dello zolfo in liquidi, GPL, gas e solidi. È progettato per fornire soluzioni standardizzate e personalizzate per soddisfare le esigenze analitiche attuali e future, che vanno dai decimi di ppb alle migliaia di ppm. Il metodo di riferimento per la determinazione dell'azoto e dello zolfo totali prevede la Combustione e il rilevamento in Chemiluminescenza (TN) e in Fluorescenza UV (TS). Il software Trace Elemental Instruments (TEIS) garantisce un controllo intuitivo e regolare dell'analisi.
XPLORER-TN/TS effettua l'analisi simultanea dei due parametri ma l'analisi del TN e del TS possono anche essere eseguite separatamente. Lo strumento è in grado di gestire applicazioni completamente automatizzate per ogni tipo di campione. La sostituzione dei vari moduli per liquidi, solidi o gas è estremamente semplice e veloce (meno di un minuto).
XPLORER-TN/TS può lavorare sia in modalità manuale che in modo completamente automatico 24 ore al giorno.
In modalità manuale, viene utilizzato un driver integrato per siringa per l'introduzione di campioni liquidi, in modo da garantire il pieno controllo del volume e della velocità di iniezione desiderati, mentre l'introduzione di campioni solidi avviene tramite navicella integrata gestita da software.
In modalità automatica XPLORER-TN/TS deve essere abbinato ad un autocampionatore per liquidi, per gas o per solidi.
l'autocampionatore XYZ ARCHIE da 105 a 210 posizioni, gestisce i campioni liquidi, in file da 2 ml, ed è in grado di fare diluizioni e generare automaticamente standard di calibrazione. Sono disponibili in opzione vassoi porta campioni condizionati, con regolazione della temperatura.
Per l'introduzione di campioni di gas e GPL, viene utilizzato l'autocampionatore GLS che può essere utilizzato in modo autonomo tramite la propria interfaccia utente touch-screen oppure in modalità slave attraverso il software di gestione TEIS.
L'introduzione di campioni solidi può essere invece eseguita tramite l'autocampionatore NEWTON, che utilizza semplicemente la legge di gravità, con alti rendimenti e bassi costi di analisi.
Lo strumento è conforme, per l'analisi dell'azoto totale, alle normative ASTM D4629, ASTM D5762, ASTM D6069 e ASTM D7184
XPLORER-TN/TS in configurazione con l'autocampionatore GLS
XPLORER-TN/TS con autocampionatore ARCHIE
modulo "LIQUIDI"
XPLORER-TN/TS con autocampionatore ARCHIE
I campioni vengono introdotti, usando l'appropriato modulo, in una fornace, dove ha luogo l'ossidazione. Con la completa combustione si ottiene la formazione di monossido d'azoto e diossido di zolfo. Dopo l'eliminazione dell'acqua di reazione ed eventuale particolato, la miscela entra nella camera di reazione.
L'NO reagisce con ozono generato elettronicamente formando diossido d'azoto in uno stato eccitato. Quando l'NO2* ritorna ad uno stato di energia inferiore emette luce che viene rilevata da un tubo fotomoltiplicatore (PMT). La quantità di luce rilevata è proporzionale alla quantità di NO che rappresenta quindi la quantità di azoto totale presente nel campione analizzato.
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L'azoto svolge un ruolo importante nella produzione di prodotti chimici e petrolchimici. Il contenuto di azoto nei carburanti sta ricevendo molta attenzione al giorno d'oggi nell'ambito dei temi ambientali. Il diossido di azoto è un composto chimico che viene emesso dalla combustione ad alta temperatura ed è noto come uno degli inquinanti atmosferici più abbondanti. Le emissioni di NO2 sono pertanto soggette a rigide politiche al fine di proteggere l'ambiente. Nei prodotti in plastica, l'azoto viene utilizzato anche come additivo. Nei carburanti rappresenta un veleno per i catalizzatori che vengono utilizzati durante i processi di produzione nelle raffinerie.
L'anidride solforosa è un composto chimico che viene creato in vari processi industriali. Il petrolio contiene spesso composti di zolfo e la loro combustione provoca formazione di diossido di zolfo (SO2). L'ulteriore ossidazione dell'SO2, generalmente accompagnata da catalizzatori come l'NO2, forma H2SO4, generando piogge acide. Questo è uno dei motivi per cui i carburanti vengono monitorati in relazione al loro impatto ambientale. In Europa, ad esempio, la quantità massima consentita di zolfo nei diesel è stata fissata a 10 ppm. Nei processi di produzione in raffineria, oltre ai possibili problemi ambientali, lo zolfo rappresenta un rischio di avvelenamento dei catalizzatori (es. Reforming)
L'olio combustibile residuo, che viene utilizzato da mezzi navali, società commerciali e industriali per produrre calore ed energia, è soggetto a rigorose specifiche riguardo il basso contenuto di zolfo al fine della protezione ambientale. Di conseguenza, le raffinerie devono monitorare e controllare la quantità totale di zolfo nella materia prima durante i processi di produzione.
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